Cavour (TO) : Museo archeologico “Caburrum” (dell’Abbazia di Santa Maria)
Storia del sito:
La romanizzazione del territorio di CABURRUM è fatta risalire alla fine dell’età cesariana, quando l’oppidum viene trasformato nel municipium romano denominato FORUM VIBII o, come ritengono alcuni studiosi, il secondo fu affiancato al primo diventando parte della Transpadana nella Regio XI con il nome di FORUM VIBII CABURRUM (44-45 a.C.), dal nome di CAIO VIBIO PANSA che lo affidò alla tribù Stellatine.
La città divenne un importante centro mercato che conoscerà il suo massimo splendore nell’epoca Augustea (I sec. a.C.-I d.C.).
Numerose scoperte archeologiche nel territorio di Cavour testimoniano questo importante periodo storico: tombe ad inumazione ed incinerazione, necropoli con arredi funebri, vasellame, tratti di acquedotto, fondamenta di siti abitativi, frammenti di ceramica e laterizio, lapidi ascritte. La maggior parte dei reperti è al Museo Archeologico di Torino.
In seguito la città seguirà gradatamente la decadenza di tutto l’Impero.
Nel 568 giungono nell’Italia settentrionale i Longobardi, cui faranno seguito i Franchi ed infine, nel X secolo, i Saraceni: anche Cavour subisce un susseguirsi di distruzioni e di ricostruzioni che troviamo documentate soprattutto nelle strutture dell’ABBAZIA di S. MARIA, costruita nel 1037 su antiche preesistenze (vedi scheda).
Storia del museo:
All’inizio del 1900 la Parrocchia di Cavour possedeva parecchi reperti che negli anni ’70 vennero consegnanti al Comune per esporli in una sede idonea che fu trovata all’interno di uno degli ambienti annessi alla medievale Abbazia di Santa Maria anticamente usato come tinaggio (locale coperto in cui venivano depositati i tini per la pigiatura delle uve). Il Museo fu risistemato nel 1985.
Descrizione delle collezioni:
Il museo presenta i reperti archeologici recuperati nel corso di rinvenimenti casuali ed indagini mirate nel territorio. Il percorso si articola in varie sezioni, dalla preistoria all’alto Medioevo e costituisce una tappa della visita alla Riserva Naturale Speciale della Rocca di Cavour. La sala al piano terra è dedicata al Municipio romano di FORUM VIBII CABURRUM, fondazione legata alla presenza nell’area di un luogotenente di Giulio Cesare, governatore della Gallia Cisalpina tra il 45 ed il 44 a.C. Caio Vibio Pansa, Console del 43 a.C.
Il Museo stesso sorge sul sito dell’antica città, come ha mostrato il rinvenimento di strutture, presentate al pubblico in occasione della ristrutturazione dell’edificio. Nel Museo sono ospitati numerosi reperti, in gran parte provenienti da corredi tombali, ma anche da strutture insediative recentemente esplorate nell’ambito extra urbano, ed un ampio lapidarium, comprendente iscrizioni a carattere pubblico e privato dall’età romana all’alto medioevo. (I – VI / VII sec d.C.) Un bassorilievo in pietra raffigurante la lupa con Romolo e Remo, proveniente dall’Ospizio di San Giuseppe ed un prezioso cippo in marmo che ha nel mezzo, in bassorilievo, il busto del defunto sul cui petto è apposto un distintivo di ordine torquato circondato da alcune insegne militari, dalla testa di Medusa e da due biscioni. Sotto il busto si legge un’iscrizione che dice “Quinto Mannio, figlio di Rufo, stellatino, lasciò per testamento che fosse eretto per sè e per suo figlio Primo questo monumento”.
Informazioni:
Pro Loco, tel 0121 68194 ; email: procavour@cavour.info
Link:
http://www.cavour.info/viewobj.asp?id=562
Fonti:
Info e fotografia dal sito indicato, cui si rimanda per altre fotografie e approfondimenti.
Data compilazione scheda:
11/07/05 – aggiornam. giugno 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G. A. Torinese