Verzuolo (CN) : Resti del ricetto e Castello
Storia e descrizione del sito:
L’antico borgo della Villa si sviluppò soprattutto tra il XIV e il XV secolo in concomitanza con lo sviluppo economico e culturale del Marchesato di Saluzzo. L’ingresso era segnato fino al 1990 – anno in cui venne distrutta – da una caratteristica porta di accesso, chiamata Porta Capala, anticamente costituita da due corpi paralleli con apertura ad arco e sovrastante camminamento abbellito da due ordini di merli ghibellini, la cui prima menzione documentale risale al 1447.
Sono rimaste nel borgo numerose tracce di elementi medievali: una bella cimasa e fregio in cotto marcapiano a motivi floreali e a dentelli della fine del XV secolo; una casa dalla tipica struttura gotica e altri scorci o elementi architettonici particolari che si innestano su strutture di epoche successive.
L’antica casa Comunale presenta in facciata un AFFRESCO raffigurante la “Pietà”, datato 1422 e inserito in un altare barocco.
Il RICETTO è la zona dove nel XI si insediò il primo nucleo abitativo ai piedi di una rocca fortificata, di cui ora rimangono parte delle MURA, una PORTA di ingresso centinata e l’antica parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo (vedi scheda).
Il nucleo originario dell’attuale CASTELLO venne fatto costruire nel 1377 dal marchese Federico II sulle rovine del primitivo fortilizio dell’XI secolo. I successori di questo marchese ingrandirono la costruzione e la resero la più solida roccaforte del Marchesato. Di forma quadrata, rinforzato agli angoli da quattro torri, di cui due quadrate e due rotonde, era circondato da fossati; le mura erano guarnite di merli ghibellini e un ponte levatoio isolava la fortezza principale dal cortile esterno. Nel XV secolo fu trasformato in palazzo di villeggiatura, inaugurando la sua stagione più sontuosa che durò fino alla metà dell’Ottocento. La costruzione fu ristrutturata, il parco abbellito e ingrandito. Le severe stanze dell’antica fortezza furono trasformate in sale e saloni riccamente arredati e decorati e furono costruite due cappelle gentilizie sovrapposte nella torre di Valfrigida.
Nel XVII secolo il castello venne nuovamente ristrutturato e abbellito. In quest’ultima ristrutturazione perse quell’aspetto bellicoso per cui era stato costruito, divenendo luogo saltuario di svago e di riposo. I lavori furono svolti per volontà di Silvestro della Manta, abate di Altacomba ed ambasciatore ordinario del duca di Savoia in Francia e a Venezia. In questa ristrutturazione vennero abbattute alcune importanti strutture del sottotetto, contro la volontà degli architetti del tempo, probabilmente questa fu una delle cause del crollo avvenuto il 8 giugno 1916, quando una delle due torri quadrate per metà crollò e con essa venne distrutta buona parte dell’antico archivio del castello che comprendeva oltre sedicimila lettere riguardanti la storia del Piemonte e della Francia dal 1500 al 1800, migliaia di libri e suppellettili di elevato valore storico.
Nel 1938 venne demolita la rimanente torre quadrata (detta dell’Orologio), la torre del Belvedere e tutta l’ala, cioè sparì tutta la facciata più bella del Castello. In seguito il castello fu spogliato di tutti gli arredi, dei camini e addirittura della ricca fontana e attualmente manca di adeguate opere di manutenzione.
Informazioni:
Salendo su Via al Castello, passata la nuova parrocchiale settecentesca, si giunge al nucleo antico detto “Villa”, sotto il castello che è di proprietà privata. Comune tel. 0175 85181
Link:
http://www.comune.verzuolo.cn.it/archivio/pagine/Il_Borgo_medievale.asp
Bibliografia:
BOERO G., Il castello di Verzuolo, s.n. Verzuolo,1973
Fonti:
Notizie e fotografie tratte dal sito del Comune.
Data compilazione scheda:
15/01/2008 – aggiorn. febbraio 2014
Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese