VERCELLI : Museo Borgogna

Storia del Museo:
Antonio Borgogna (1822-1906), nel 1882 acquistò in via San Francesco Palazzo Ferreri, che fece ampliare e ridecorare per ospitare la sua collezione, con l’intenzione di farne un museo. Nel 1899 donò alla città di Vercelli Palazzo Borgogna e le sue collezioni. Oggi è la seconda pinacoteca del Piemonte per importanza, dopo la Galleria Sabauda di Torino.

Descrizione delle collezioni:
Le collezioni comprendono opere di pittura, scultura, grafica e arti decorative. Le preferenze per la pittura antica si concentrano verso il Rinascimento, soprattutto toscano, lombardo e veneto, che spazia da Tiziano a Bernardino Luini, dal Francia al Sodoma, ma anche verso la grande arte barocca italiana (Ludovico Carracci, Carlo Maratta). Notevole è anche il fondo di dipinti fiamminghi e olandesi della stessa epoca (circa 80 opere complessive) e la collezione di grafica attualmente in deposito, consultabile solo su richiesta. Tutte le opere vennero acquistate in aste italiane e straniere tra il 1880 e il 1906. Borgogna rivolse un grande interesse anche all’arte contemporanea europea, di cui nel corrente allestimento sono visibili circa una settantina di dipinti.
La parte più spettacolare della collezione è senz’altro quella delle arti decorative, che conserva alcuni dei pezzi più interessanti prodotti dalle arti industriali nell’ultimo quarto del XIX secolo.

La seconda sezione del Museo comprende le opere d’arte del territorio piemontese, in particolare vercellese. La maggior parte proviene dalla collezione dell’Istituto di Belle Arti che nel 1932 venne depositato in Museo da Vittorio Viale con l’intento di trasformare il Museo Borgogna in una importante pinacoteca. Nel corso di un settantennio l’Istituto, sorto nel 1862, svolse una funzione di attenta tutela territoriale, raccogliendo AFFRESCHI STACCATI E PALE D’ALTARE DA CHIESE DISTRUTTE O SOPPRESSE. Così si riunirono un centinaio di opere che testimoniano l’eccezionale sviluppo della scuola del Cinquecento piemontese, da Defendente Ferrari a Girolamo Giovenone, da Gaudenzio Ferrari a Bernardino Lanino. Negli anni Settanta è stato depositato in museo un numeroso gruppo di opere del Quattrocento e Cinquecento.

Informazioni:
tel e fax – biglietteria: 0161-252776   Email: info@museoborgogna.it


Link:
http://www.museoborgogna.it

Fonti:
Fotografia dal sito: www.museoborgogna.it

Data compilazione scheda:
3 dicembre 2011 – aggiorn. febbraio 2014 – giugno 2020

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese