Revello (CN) : Cappella Santa Maria della Spina; campanile di San Massimo

Storia del sito:
La cappella di Santa Maria della Spina fu dipendente fin dalla fondazione, nel XII secolo, dalla prepositura di Oulx, alla quale confermarono la giurisdizione le bolle papali di Adriano IV (12 marzo 1158), di Alessandro III (7 aprile 1172) e di Lucio III (1183), nonché del decreto di Guido, vescovo di Torino (1165). La cappella e relative proprietà, che con il decreto di Sisto IV erano stati assegnati alla Collegiata appena fondata (1483) passarono, con la bolla papale di Paolo III (17 gennaio 1536) al monastero saluzzese di Santa Chiara.
Nel XVIII secolo risultava però in pessime condizioni e dipendente dal monastero femminile domenicano di Santa Maria nuova (visita pastorale di mons. Giuseppe Porporato, 1746) fino alla sua soppressione nel 1802. Per il degrado ambientale il vescovo vietò ogni celebrazione liturgica. Indemaniata dal governo napoleonico, la “Spina” fu venduta al Comune di Saluzzo che, dopo averla riparata permise di riprendere l’uso liturgico dall’agosto 1817.
Dal 1853 è di proprietà privata.

Descrizione del sito:
L’edificio consta in un rustico ambiente di pianta rettangolare circondato esternamente da un porticato romanico. Questo è sorretto da pilastri in muratura con copertura lignea.
Sul muro esterno nord sono conservati diversi antichi graffiti e un bell‘affresco quattrocentesco che raffigura santa Cecilia, attribuito a Pietro di Saluzzo, il Maestro del Villar (notizie tra il 1438 e il 1480). L’opera è in ottimo stato conservativo, ritrae la Santa a grandezza naturale, frontalmente sotto un arco gotico, mentre tiene con le due mani un libro aperto.

All’interno, durante gli ultimi restauri, sono venuti alla luce altri importanti affreschi, probabilmente della stessa mano, tra cui una Dormitio Virginis ed una serie di quattro Santi. Il resto della decorazione è molto più recente.

L’intitolazione “Santa Maria della Spina” si rapporta alla tradizione dell’ipotetica entrata segreta (la “spina”) che conduceva nel borgo fortificato del paese.
Un’altra ipotesi la lega ai Templari, di cui si hanno alcune chiese con questa intitolazione; Santa Maria della Spina di Revello è documentata nel 1158 nel cartolario di Oulx, dove sono riportate vaste proprietà templari nel Piemonte sud occidentale.


Informazioni:

Si trova nella campagna revellese a 750 m oltre il cimitero, nel cortile di una cascina. Via Spina, 2
Di proprietà privata, aperta nelle giornate del FAI.

Link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Revello
https://www.sebastianus.org/le-curtes-e-una-via-templare/

 


Campanile della chiesa di San Massimo

Storia e descrizione del sito:
La chiesa, già dipendente da Oulx, è attualmente ridotta a un rudere.
Integro nelle sue pure forme romaniche del XIII secolo, il bel campanile. Solido parallelepipedo in pietra di cinque piani, identificati da una cornice di archetti pensilia tutto sesto, è scandito da anguste finestre, quasi feritoie, ai piani inferiori, che si trasformano in bifore con capitelli a stampella ai piani superiori. Cornici marcapiano.
È completato da copertura in lose di pietra.
Sul lato nord si trova una portina occlusa a livello absidale, probabilmente una porta cimiteriale, simile a quella che si trova nella chiesa di San Pietro a Cavallermaggiore. Nella struttura muraria si osservano laterizi di vari moduli, compresi alcuni romani.

Informazioni:
Sulla strada che porta ad Envie, Via Antica cCavour, 5.

Link:
https://www.chieseromaniche.it/Schede/1253-REVELLO-SAN-MASSIMO.htm#home

 


Ruderi dell’antica pieve di San Giovanni

Dell’antica Pieve di Revello risalente all’XI secolo ed abbandonata dopo l’erezione della Collegiata, rimane solo il rudere dell’abside da cui è stato rimosso il fonte battesimale e un affresco di stile bizantino che raffigurava la “Madonna con il Bambino” oggi conservato, dopo il restauro, nella Sala Denina presso la Cappella Marchionale (Palazzo Comunale).

Fonti:
Fotografie tratte dai siti sopracitati.

Data compilazione scheda:
23 ottobre 2022

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.T.