Ovada (AL): Loggia di San Sebastiano

Storia del sito:
La Loggia di San Sebastiano, oggi adibita a sede di eventi culturali, è stata per molti secoli la Parrocchiale di Ovada intitolata a Santa Maria.
La chiesa era anche luogo per le manifestazioni della vita civile della città: al suo interno si tenevano i consigli ed i parlamenti di Ovada ed i giuramenti di fedeltà a Genova. Questo ruolo è confermato anche dalla presenza dalle misure di raffronto (la giusta misura di Ovada) che sono scolpite nella pietra, in corrispondenza degli spigoli e al centro, sull’esterno della parete laterale sinistra.
La chiesa, documentata a partire dal XIII secolo, risale probabilmente a quello precedente. Di forma romanica semplice, navata unica e copertura a capanna, subì nel secolo XIV un ampliamento con l’aggiunta di due navate laterali e la costruzione di un campanile.
Nel 1791, avvicinandosi la consacrazione della nuova Parrocchiale e versando in condizioni precarie, venne venduta e successivamente smembrata. Il campanile di proprietà comunale venne utilizzato come prigione; la navata centrale e quella sinistra divennero l’Oratorio di San Sebastiano, sede dell’omonima Confraternita (oggi non più esistente dei Bianchi); la Confraternita di San Giovanni (detta dei Rossi) acquistò la navata destra per poter avere un ingresso indipendente al proprio oratorio, al quale si accedeva dall’interno della chiesa stessa.
La chiesa era ricca di lapidi e sepolcreti che vennero rimossi agli inizi dell’Ottocento quanto fu soppressa la Confraternita di San Sebastiano e l’edificio trasformato in Loggia (da qui il suo nome odierno) coperta per il Mercato sostituendo quella più antica posta in Piazza Mazzini.

Descrizione del sito:
L’edificio conserva al suo interno alcune tracce di affreschi sia nella parete della navata minore di sinistra sia nei pilastri di fondo di quella maggiore e nella cella campanaria. Di fattura più antica sono i frammenti alla base del campanile, i cui muri facevano parte di una cappella preesistente ai vari rimaneggiamenti.
Gli affreschi, lungo la navata minore di sinistra, eseguiti dopo l’ampliamento della chiesa, sono figure di Santi inseriti per la maggior parte in nicchie trilobate con il fondo decorato. Da sinistra verso destra: Beatus Vicecius (San Vincenzo?), un frammento di Santo e Madonna con Bambino (deturpati per l’apertura di una porta laterale), santa Lucia, Cristo di Passione, san Giacomo Minore e la Maddalena, san Giorgio che uccide il drago tenuto dalla principessa con una corda, Madonna con Bambino, san Martino lacunoso nella parte sinistra e in basso. Molto probabilmente appartenente alla stessa serie anche la frammentaria decollazione di san Giovanni Battista. L’analisi stilistica di queste figure indurrebbe a ritenerle opere del XIV secolo anche se la loro posizione lungo la parete costruita nell’ampliamento del XIV secolo suggerisce una datazione verso la prima metà del XV secolo.
Ad altra mano appartengono invece le figure di sant’Antonio Abate, di sant’Ambrogio dipinti sui pilastri di fondo e di san Pietro Martire con orante ai piedi, posto nell’arcone in fondo alla parete destra. Il loro stile presenta molte affinità con la “Madonna con il Bambino tra i Santi Pietro e Paolo” che si trova sulla parete sinistra del presbiterio della chiesa dedicata a Maria Assunta a Grondona (AL), vedi scheda.

Informazioni:
Via San Sebastiano, tel. 0142 821043

Links:
https://www.comune.ovada.al.it

Bibliografia:
Ovada.pdf  vedi pp. 59-62

Fonti:
Notizie e fotografia in basso dal testo sopra indicato. Foto in alto da Wikimedia Commons.

Data compilazione scheda:
29 settembre 2020

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Angela Crosta – G.A.Torinese