Marmora (CN) : Parrocchiale dei SS. Giorgio e Massimo

marmora-campanile san giorgio

Storia del sito:
Già citata in documenti di inizio Trecento, la chiesa ha subito successive modifiche e ingrandimenti, fino a raggiungere nel XVIII secolo l’attuale aspetto.

Descrizione del sito:
Ancora medievale è il campanile, in stile romanico con le bifore e la cuspide piramidale dall’inconsueto profilo arcuato. La struttura originale è stata mantenuta e inglobata nella nuova costruzione: lo prova la presenza, sotto la tettoia seicentesca in corrispondenza dell’ingresso della chiesa medievale, di AFFRESCHI tre-quattrocenteschi rappresentanti santi racchiusi in riquadri trilobati. Si tratta di san Gregorio e san Massimo, di san Cristoforo, sovrapposto a quel che resta di un altro san Cristoforo, trecentesco e di dimensioni minori, completamente picchettato; san Francesco che riceve le stimmate e, all’estrema destra, san Girolamo. Autore degli affreschi, come prova un’iscrizione alla base degli stessi, è il pittore Tommaso Biazaci di Busca, attivo a Marmora nel 1459.
L’interno della chiesa è composto da una sola navata, con volte a crociera e due profonde cappelle laterali, quasi a formare un transetto. Alla base dell’arco d’ingresso di quella di sinistra ci sono due rilievi in pietra scolpita, con un animale, forse un leone, da un lato, e la data 1479 dall’altro; sulla chiave di volta il trigramma di Cristo.
Nella cappella di sinistra, dedicata alla Madonna del Rosario, si trova, liberato dalla vecchia tinteggiatura gialla, un affresco di san Giuliano. A fianco, riposta in una nicchia nel muro, una piccola ara romana del I secolo, dedicata alla Vittoria Alata: segno della forte presenza dei Romani in questa zona.
Notevole anche il fonte battesimale ottagonale romanico-gotico in pietra, risalente al XV secolo; sulle facce laterali si trovano scolpiti motivi geometrici e rilievi raffiguranti Adamo e Eva, e la Madonna col Bambino e gli angeli. Sul lato nascosto è raffigurata la Crocifissione, mentre sul fusto si trovano gli Evangelisti.
L’altare è in legno intagliato e dorato, sovrastato dalla tela raffigurante san Gregorio e acquistata nel 1782, anno in cui probabilmente fu anche collocata la Via Crucis, opera del pittore saviglianese Giuseppe Chiantore. Interessante inoltre la pala del Suffragio del 1748, raffigurante la Madonna col Bambino, san Giuseppe, san Bernardo e le anime purganti, attribuita a Giuseppe Domenico Balbetti.

Informazioni:
Isolata sopra l’abitato di Marmora. Espaci Occitan – Dronero Tel. e fax 0171.904075
e-mail: segreteria@espaci-occitan.org

Links:
http://www.espaci-occitan.org

http://www.comune.marmora.cn.it

http://www.ghironda.com

Fonti:
Testo tratto da schede reperite in loco nel 2005 e realizzate a cura di Espaci Occitan (vedi sito sopraindicato). Fotografie archivio GAT

Data compilazione scheda:
20/06/2004 – aggiornamento marzo 2014

Nome del rilevatore e associazione di appartenenza:
Mauro Marnetto – G. A. Torinese

SanCristoforo

FonteBattesimale

marmora-ara

trigramma